Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata

Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata
SiglaANBSC
StatoBandiera dell'Italia Italia
Tipoagenzia governativa
Istituito2010
daGoverno Berlusconi IV
DirettoreBruno Corda
Bilancio5,5 milioni di euro (2015) [1]
SedeRoma (principale), Reggio Calabria, Palermo, Milano, Napoli
Sito web www.benisequestraticonfiscati.it.
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L'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (abbreviata in ANBSC), è un'agenzia del governo italiano.

La sede principale è a Roma, ma ci sono sedi secondarie a Milano, Napoli, Palermo e Reggio Calabria. L'attuale direttore è il prefetto Bruno Corda.

Storia

È stata istituita con il decreto legge 4 febbraio 2010, n. 4 - convertito in legge 31 marzo 2010, n. 50. La disciplina è poi confluita nel d.lgs 6 settembre 2011 n. 159 (cosiddetto Codice delle leggi antimafia).

Caratteristiche

L'agenzia ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è sottoposta alla vigilanza del Ministero dell'Interno, ed ha sede a Roma.[2] È inoltre sottoposta al controllo della Corte dei conti ai sensi dell'articolo 3, comma 4, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modificazioni.[3]

Organi

Gli organi dell'Agenzia sono:

  1. il Direttore;
  2. il Consiglio direttivo;
  3. il Collegio dei revisori.

Restano in carica per quattro anni e sono rinnovabili per una sola volta. Il direttore è scelto tra i prefetti, viene nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno previa deliberazione del Consiglio dei Ministri.[4]

Funzioni

Ha il compito di:

  • acquisire dei dati relativi ai beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata nel corso dei procedimenti penali e di prevenzione; acquisizione delle informazioni relative allo stato dei procedimenti di sequestro e confisca; verifica dello stato dei beni nei medesimi procedimenti; accertamento della consistenza, della destinazione e dell'utilizzo dei beni; programmazione dell'assegnazione e della destinazione dei beni confiscati; analisi dei dati acquisiti, nonché delle criticità relative alla fase di assegnazione e destinazione;
  • operare in ausilio dell'autorità giudiziaria nell'amministrazione e custodia dei beni sequestrati nel corso del procedimento di prevenzione di cui al libro I, titolo III del Codice antimafia;
  • operare in ausilio dell'autorità giudiziaria nell'amministrazione e custodia dei beni sequestrati nel corso dei procedimenti penali per taluni delitti;
  • amministrare e destinare i beni confiscati in esito del procedimento di prevenzione di cui al libro I, titolo III del codice delle leggi antimafia;
  • amministrare e destinare i beni confiscati in esito a taluni procedimenti penali;
  • adozione di iniziative e di provvedimenti necessari per la tempestiva assegnazione e destinazione dei beni confiscati, anche attraverso la nomina, ove necessario, di commissari ad acta.[5]

Dati sull'attività

Alla data del 1º aprile 2012 l'Agenzia gestiva 10.531 immobili, circa 4000 beni mobili e 1552 aziende: alle sue dipendenze conta 30 unità.[6]

Circa il 33% degli immobili consegnati sono destinati a finalità sociali. Però le statistiche dicono che il 90% delle aziende confiscate alla mafia falliscono in seguito a tale provvedimento, in quanto (rilevazione INAG) viene tolta loro la protezione dei clan, cessa il flusso di denaro illegale a loro destinato, vengono portate alla luce le irregolarità che incidono sui rapporti con fornitori e banche e lo Stato inoltre non sempre riesce a garantire una corretta gestione manageriale di queste imprese.[7] La Sicilia risulta la regione nella quale si trova la maggioranza dei beni confiscati; ben 567 di cui 489 gestiti dall'agenzia.[8]

Note

  1. ^ http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/default/_gazzetta_amministrativa/amministrazione_trasparente/_agenzie_enti_stato/_agenzia_nazionale_per_l__amministrazione_e_la_destinazione_dei_beni_sequestrati_e_confiscati_alla_criminalita___organizzata/130_bila/010_bil_pre_con/2016/Documenti_1469184079219/1469185264799_bilancio_2015_grafico.pdf
  2. ^ Art. 110 comma 1 d.lgs 6 settembre 201 n. 159.
  3. ^ Art. 110 comma 3 d.lgs 6 settembre 201 n. 159.
  4. ^ Art. 111 comma 1 d.lgs 6 settembre 201 n. 159
  5. ^ Art. 111 comma 1 lett. da a) a f) d.lgs 6 settembre 201 n. 159
  6. ^ Reggio Calabria, il convegno sulla 'ndrangheta del 28-29 giugno ore1500 alla Regione Calabria, ma lo Stato per battere la "Gramigna" punta su giusti processo di prevenzione di Luigi Palamara da mnews.it, 25 giugno 2013. (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  7. ^ Articolo da servizi.comune.brescia.it (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2014).
  8. ^ Mafia, 9 aziende confiscate su 10 falliscono. L'esperto: «Servono più uomini e mezzi» di Agata Pasqualino - da ctzen.it, 19 aprile 2012, su ctzen.it. URL consultato il 29 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2012).

Voci correlate

  • Agenzia governativa
  • Mafia

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su benisequestraticonfiscati.it. Modifica su Wikidata
  • Dati sui beni confiscati, su openregio.anbsc.it.
  • Relazione dell'ANBSC relativa all'anno 2011 (PDF), su benisequestraticonfiscati.it. URL consultato il 29 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2013).
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