La ferrovia Gossau–Appenzello è una linea ferroviaria della Svizzera che unisce Gossau nel Canton San Gallo ad Appenzello nel cantone omonimo; dal 1988 la società esercente si chiama Appenzeller Bahnen (AB).
Indice
1Storia
2Percorso
3Note
4Bibliografia
5Voci correlate
6Altri progetti
Storia
Nel 1872 venne fondata la Schweizerische Gesellschaft für Lokalbahnen (SGL) per costruire ferrovie locali e tranvie;[1] essa attivò il 12 aprile 1875 una relazione ferroviaria tra Winkeln (alla periferia di San Gallo, sulla ferrovia San Gallo-Winterthur) ed Herisau[2], dal successivo 12 settembre prolungata fino a Urnäsch[3]. Entrata in difficoltà finanziarie, la SGL vide l'ingresso di capitali appenzellesi[3] e nel 1885 cambiò ragione sociale in Appenzellerbahn-Gesellschaft (AB)[4] Il 16 agosto la linea fu prolungata fino a Gontenbad e il 29 ottobre 1886 fino ad Appenzello[5].
La costruzione nel 1910 della linea Bodensee-Toggenburg-Bahn creò una situazione conflittuale con la linea della AB nella tratta Herisau – Winkeln. Venne quindi realizzato un nuovo capolinea a Gossau in collegamento con la rete delle Ferrovie Federali Svizzere. Dal 1º ottobre 1913 entrò in funzione la nuova tratta sostitutiva Herisau – Gossau, sopprimendo la vecchia relazione Herisau – Winkeln[6].
Nel 1929 vennero introdotte automotrici Diesel[7]; la linea venne elettrificata a partire dal 22 aprile 1933[8]. Il 1º gennaio 1947 la Appenzellerbahn aumentò la propria rete con la tratta Appenzell-Weissbad-Wasserauen (AWW)[9], assorbita a seguito della legge federale del 1939 sull'aiuto alle ferrovie, che forniva aiuto finanziario alle stesse a condizione di una fusione tra società[10].
La linea parte dal 1913 dalla stazione di Gossau SG, comune alle linee FFS San Gallo-Winterthur e Sulgen-Gossau; si dirige quindi verso sud, scavalcando la Bodensee-Toggenburg-Bahn (BT) poco prima della stazione di Herisau. Sino al 1910 la stazione di Herisau era una stazione di testa, situata nel centro della città, e i treni diretti da Winkeln ad Appenzello dovevano effettuare un regresso[14]; con l'apertura della BT fu aperta una nuova stazione comune alle due linee (nell'area della vecchia stazione fu costruito un albergo)[15].
^Appenzell A.-Rh. - Appenzell-Rh. ext. - Appenzello est., in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 19 giugno 1883, p. 727. URL consultato il 1º agosto 2023.
^Appenzell A.-Rh. - Appenzell-Rh. ext. - Appenzello est., in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 31 luglio 1886, p. 511. URL consultato il 1º agosto 2023.
^Brugger, op. cit., p. 15
^Brugger, op. cit., pp. 18-21
^Brugger, op. cit., p. 23
^Brugger, op. cit., p. 24
^Appenzell A.-Rh. - Appenzell Rh. ext. - Appenzello est., in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 7 settembre 1948, pp. 2442-2443. URL consultato il 1º agosto 2023.
^Brugger, op. cit., pp. 24-26
^Appenzell A.-Rh. - Appenzell-Rh. ext. - Appenzello est., in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 21 giugno 1924, p. 1059. URL consultato il 1º agosto 2023.
^Appenzeller-Bahn-Gesellschaft, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 14 dicembre 1988, p. 5094. URL consultato il 1º agosto 2023.
^Fermata attiva solo nei giorni di apertura dello skilift: Abfahrt Bahnhof Skilift Alpsteinblick (PDF), su appenzellerbahnen.ch. URL consultato il 7 agosto 2023.
^Der Bahnhof Herisau, eine besondere Geschichte, su museumsverein-appenzeller-bahnen.ch. URL consultato il 7 agosto 2023.
^(DE) René Bieri, Der Bau der Bodensee-Toggenburg-Bahn und das Seilziehen um den Bahnhof Herisau, in Appenzeller Kalender, vol. 289, 2010, pp. 60-66. URL consultato il 4 agosto 2023.
Bibliografia
(DE) Daniel Brugger, Die appenzellischen Eisenbahnen (PDF), Herisau, Verlag Appenzeller Hefte, 1982.