Incidente del DHC-6 Twin Otter di Yeti Airlines del 2006
Incidente del DHC-6 Twin Otter di Yeti Airlines | |
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L'aereo, 9N-AEQ, cinque anni prima dell'incidente (allora operato da Skyline Airways) | |
Tipo di evento | Incidente |
Data | 21 giugno 2006 |
Tipo | Stallo aerodinamico; errore del pilota |
Luogo | Aeroporto di Jumla |
Stato | Nepal |
Coordinate | 29°16′27″N 82°11′36″E29°16′27″N, 82°11′36″E |
Tipo di aeromobile | de Havilland Canada DHC-6 Twin Otter |
Operatore | Yeti Airlines |
Numero di registrazione | 9N-AEQ |
Partenza | Aeroporto di Nepalgunj, Nepalgunj, Nepal |
Scalo intermedio | Aeroporto di Birendranagara, Birendranagara, Nepal |
Destinazione | Aeroporto di Jumla, Jumla, Nepal |
Occupanti | 9 |
Passeggeri | 6 |
Equipaggio | 3 |
Vittime | 9 |
Sopravvissuti | 0 |
Danni all'aeromobile | Distrutto |
Mappa di localizzazione | |
Dati estratti da Aviation Safety Network | |
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Il 21 giugno 2006, durante l'avvicinamento all'aeroporto di Jumla, in Nepal, un Twin Otter della Yeti Airlines si schiantò al suolo dopo che l'equipaggio aveva deciso di interrompere l'atterraggio ed eseguire una riattaccata per motivi sconosciuti. Dei testimoni oculari dissero che l'aereo sembrava essersi fermato mentre eseguiva una virata stretta sulla soglia della pista 27 schiantandosi al suolo in una palla di fuoco sul bordo orientale della pista.[1]
L'aereo
Il velivolo coinvolto nell'incidente era un de Havilland Canada DHC-6 Twin Otter operato da Yeti Airlines. Il suo primo volo si era svolto nel 1980 con Lesotho Airways. L'aereo venne acquistato da Yeti Airlines un anno prima dell'incidente da un altro vettore nepalese, Skyline Airways.[2] Fu il terzo incidente di questo tipo di aereo operato da Yeti Airlines e uno dei quattro Twin Otter nella flotta della compagnia aerea.[3][4]
Passeggeri ed equipaggio
C'erano sei passeggeri a bordo dell'aereo e tre membri d'equipaggio. Tutti gli occupanti a bordo morirono nello schianto. I piloti vennero identificati come il comandante Krishna Malla e il copilota Dipak Pokhrel.[1]
L'incidente
Il Twin Otter della Yeti Airlines partì da Nepalganj per un volo verso Jumla via Surkhet. Il volo decollò da Surket alle 11:35 con a bordo 6 passeggeri, 941 kg di carico, tra cui cereali alimentari, e tre membri dell'equipaggio. Il peso totale al decollo dell'aereo era di 12 499 libbre (5 669 kg), incluse 1 400 libbre (640 kg) di carburante.[5]
Le condizioni meteorologiche a Jumla in quel momento erano discrete, con sole splendente e vento da nord-est a 2 nodi (3,7 km/h). Al momento del decollo la direzione del vento era cambiata da sud-ovest.[5]
L'aereo lasciò la valle di Surkhet e stabilì un contatto con la torre di Nepalgunj come da normale procedura. Alle 11:49, l'aeromobile segnalò di trovarsi al "Virgin Pass", uno dei punti di segnalazione in rotta verso Jumla.[5]
Alle 11:55, l'aeromobile stabilì un contatto con Jumla e ricevette informazioni meteorologiche e la pista 27 per l'atterraggio. Il vento era segnalato provenire da 240° a 4 nodi (7,4 km/h). Il pilota decise di utilizzare la pista 09 e comunicò di aver virato in finale alle 12:01. L'aeromobile iniziò la fase di avvicinamento ad alta velocità. Il comandante effettuò un mancato avvicinamento senza informare la torre di controllo di Jumla. Comunicò poi la sua posizione e l'intenzione di utilizzare la pista 27; un altro aereo operato da Sita Air comunicò che sarebbe dovuto atterrare circa 7 minuti dopo di lui. Il comandante sorvolò a destra della torre di controllo di Jumla, mentre eseguiva il mancato avvicinamento e si diresse verso una collina. Effettuò quindi una brusca virata a sinistra con un elevato angolo di inclinazione con l'intenzione di atterrare sulla pista 27, informando al contempo di liberare la pista per il velivolo in coda. Durante questo processo, l'aereo perse notevolmente velocità e altitudine e colpì la risaia a est dell'aeroporto. Il Twin Otter rimbalzò e attraversò altri 200 piedi circa, finendo per colpire un terrazzamento, e si fermò ruotando di 180 gradi con la sezione di coda attorcigliata. Prese fuoco all'istante.[5]
Le indagini
Il rapporto finale dice[5]:
«La Commissione ha concluso che la probabile causa dell'incidente è stata il tentativo dell'equipaggio di effettuare un go-around improvviso mentre si trovava in prossimità della soglia R/W 09 con un'altitudine di circuito molto bassa e il successivo tentativo di virare in un circuito stretto con un angolo di inclinazione eccessivo che ha portato ad uno stallo. L'aeromobile è poi entrato in contatto con il terreno a causa dell'insufficiente spazio disponibile per un efficace recupero dallo stallo. La rapida decisione di cambiare pista ha aumentato il carico di lavoro dell'equipaggio in un momento critico, aggravato dalla rottura della disciplina in cabina di pilotaggio. Gli altri fattori che hanno contribuito all'incidente sono stati: 1) Violazione delle procedure operative standard della compagnia da parte dell'equipaggio di volo. 2) Insufficiente monitoraggio del programma di addestramento al volo e delle operazioni di linea da parte della direzione di Yeti. 3) la supervisione inadeguata della Yeti Airlines da parte del CAAN.»
«La Commissione ha concluso che la probabile causa dell'incidente è stata il tentativo dell'equipaggio di effettuare una riattaccata improvvisa mentre si trovava in prossimità della soglia della pista 09 con un'altitudine molto bassa e il successivo tentativo di virare in un circuito stretto con un angolo di inclinazione eccessivo che ha portato ad uno stallo. L'aeromobile è poi entrato in contatto con il terreno a causa dell'insufficiente spazio disponibile per un efficace recupero dallo stallo. La rapida decisione di cambiare pista ha aumentato il carico di lavoro dell'equipaggio in un momento critico, aggravato dalla rottura della disciplina in cabina di pilotaggio. Gli altri fattori che hanno contribuito all'incidente sono stati: 1) Violazione delle procedure operative standard della compagnia da parte dell'equipaggio di volo. 2) Insufficiente monitoraggio del programma di addestramento al volo e delle operazioni di linea da parte della direzione di Yeti. 3) La supervisione inadeguata della Yeti Airlines da parte del CAAN.»
(Final report 9N-AEQ Yeti Airlines)
Note
- ^ a b Yeti crash, 9 dead, su nepalitimes.com, Nepali Times. URL consultato il 12 ottobre 2017.
- ^ (EN) Registration Details For 9N-AEQ (Lumbini Airways) DHC-6-300, su planelogger.com. URL consultato il 25 settembre 2017.
- ^ (EN) Nepal | ASN Aviation Safety Database, su aviation-safety.net, ASN. URL consultato il 25 settembre 2017.
- ^ (EN) Nepal's Yeti Airlines confirms 9 killed in de Havilland Canada DHC-6 Twin Otter crash, su flightglobal.com. URL consultato il 25 settembre 2017.
- ^ a b c d e (EN) ASN Aircraft accident de Havilland Canada DHC-6 Twin Otter 300 9N-AEQ Jumla Airport (JUM), su aviation-safety.net. URL consultato il 24 marzo 2024.
Voci correlate
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† indica incidenti con più di 50 vittime — ‡ indica l'incidente più grave per numero di vittime nel 2006 |