Scandlines

Scandlines
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StatoBandiera della Germania Germania
Forma societariaGmbH
Fondazione1998
Sede principaleAmburgo
Persone chiave
  • Bengt Phil
  • Tage Reinert
SettoreTrasporto
ProdottiTrasporti marittimi
Fatturato460 milioni di euro (2015[1])
Dipendenti1488 (2015[1])
Sito webwww.scandlines.com, www.scandlines.de, www.scandlines.pl, www.scandlines.se e www.scandlines.dk
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Scandlines è uno dei più importanti operatori europei di traghetti. La società madre, Scandlines AG nata nel 1998, riuniva le due principali compagnie marittime di Germania e Danimarca ed era controllata dal Ministero danese dei trasporti e dalle Deutsche Bahn AG, con quote paritarie del 50%.

Gestisce 17 linee passeggeri e merci tra la Danimarca, la Germania, la Svezia ed i paesi baltici e, dai dati forniti, risulta trasportare ogni anno oltre 18,5 milioni di passeggeri, quattro milioni di autovetture, un milione di autocarri, 85.000 carri merci e 80.000 carrozze ferroviarie.

Il 19 giugno 2007, "DB" ed il ministero danese hanno annunciato di aver firmato un contratto per vendere Scandlines ad un consorzio per il controvalore di 1,5 miliardi di euro[2]

Le tre rotte dei traghetti del Gruppo Scandferries

Rotte

Flotta

Nome Tipologia Anno e cantiere di costruzione Lunghezza (m) Velocità in nodi Capacità Bandiera Immagine
passeggeri veicoli metri lineari
Holger Danske Bidirezionale 1976 - Aalborg Vaerft, Aalborg (Danimarca) 86,8 12,5 12 54 120
Kronprins Frederik Ro-Pax 1980 - Nakskov Skibsværft, Nakskov (Danimarca) 152,2 21 1.082 225 724 Bandiera della Germania
Deutschland Bidirezionale 1997 - Van der Giessen, (Paesi Bassi) 142 18,5 1.200 364 625
Prins Richard 1997 - Ørskov Staalskibsværft, Frederikshavn (Danimarca) 1.140 364 580
Prinsesse Benedikte
Schleswig-Holstein 1997 - Van der Giessen, (Paesi Bassi) 1.200 364 625 Bandiera della Germania
Berlin Traghetto ibrido 2013 - Werften GmbH, Germania 169,5 21 1.500 460 1.600
Copenhagen

Note

  1. ^ a b Scandlines Pressemitteilung Geschäftszahlen 2015 http://www.scandlines.de/uber-scandlines/presse#/pressreleases/scandlines-richtete-2015-ihren-fokus-auf-das-kerngeschaeft-und-investierte-in-die-zukunft-1402332
  2. ^ Vendita Scandlines per migliorare infrastrutture, su italiensk.info. URL consultato il 9 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2007).

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Collegamenti esterni

  • (EN) Sito ufficiale, su scandlines.com. Modifica su Wikidata
  • (DE) Sito ufficiale, su scandlines.de. Modifica su Wikidata
  • (PL) Sito ufficiale, su scandlines.pl. Modifica su Wikidata
  • (SV) Sito ufficiale, su scandlines.se. Modifica su Wikidata
  • (DA) Sito ufficiale, su scandlines.dk. Modifica su Wikidata
  • (SE) Sito svedese delle Scandlines, su faktaomfartyg.se.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 137007850 · WorldCat Identities (EN) viaf-137007850
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