Taifa di Lérida

Taifa di Lérida
Dati amministrativi
CapitaleLérida
Politica
Forma di StatoMonarchia
Nascita1031 con al-Mustaʿīn I
Causaframmentazione del Califfato di Cordova
Fine1078 con Yūsuf al-Muzaffar
CausaAl-Muqtádir incorporò la taifa di Lérida nella Taifa di Saragozza
Territorio e popolazione
Taifa di Lérida nel 1060 a est della Taifa di Saragozza
Evoluzione storica
Preceduto dacaliffato di Al-Andalus
Succeduto daTaifa di Saragozza
Ora parte diBandiera della Spagna Spagna
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La taifa di Lérida (in arabo طائفة لاردة?), nel Medioevo era un regno musulmano indipendente (taifa) della penisola iberica con capitale a Lérida, situato nella Spagna musulmana orientale.

Storia

Hisham III ibn Muhammad, 12º Califfo di al-Andalus, quando nel 1031, nel periodo finale della fitna di al-Andalus, descritta dallo storico Rafael Altamira[1], riuscì a fuggire da Cordova si rifugiò a Balaguer, vicino a Lérida, dove ottenne l'ospitalità del governatore al-Mustaʿīn I dei Banu Hud, e qui morì nel 1036, come riportano la Histoire des Almohades / d'Abd el- Wâh'id Merrâkechi[2] e la History Of The Mohammedan Dynasties In Spain Vol II[3].
In quegli anni, tra il 1031 e il 1036, sulle rovine del Califfato Omayyade Cordoba fu fondata da Sulaymān ibn Muhammad ibn Hūd, detto al-Mustaʿīn bi-llāh (in arabo سليمان "المستعين بالله" بن هود?) Nel 1039, approfittando di disaccordi interni, Al-Musta'in, spodestando i Tugibidi, divenne emiro della taifa di Saragozza e regnò su tutta l'area settentrionale di influenza musulmana, oltre Lérida e Saragozza anche Huesca, Tudela e Calatayud, come riportano sia la Histoire des Almohades / d'Abd el- Wâh'id Merrâkechi[4], che il Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus[5].

Alla sua morte, Al-Musta'in divise il regno tra i suoi figli: a Lérida gli succedette Yūsuf al-Muzaffar, che mantenne il potere come emiro indipendente di Lérida dal 1046 al 1078 avendo sempre contrasti col fratello Al-Muqtádir, che regnava a Saragozza, tanto che nel 1051 fu costretto a chiedere la protezione delle contee catalane di Raimondo Berengario I di Barcellona[5].
La Taifa di Lérida, secondo La web de las biografias fu incorporata nella taifa di Saragozza, nel 1078 e Yusuf fu imprigionato nel castello di Rueda de Jalón[6].

Taifa di Lérida nel 1086

Alla morte di Al-Muqtádir, nel 1082, il figlio, Yusuf al-Mutamin gli subentrò nella taifa di Saragozza mentre al figlio, Al-Mundir, lasciò la taifa di Lleida, insieme a quelle di Tortosa e Denia[7].
I due fratelli non andavano d'accordo; Yusuf al-Mutamin aveva preso al suo servizio el Cid, mentre Al-Mundir, si era alleato con Berengario Raimondo II di Barcellona[7], e, ad Almenar, il Cid sconfisse la coalizione di Al-Mundir e fece prigioniero il conte di Barcellona, Raimondo Berengario II[8], che dopo poco tempo fu liberato a seguito del pagamento del riscatto.
Dopo altre due sconfitte ad opera del Cid, a quest'ultimo venne affidato il protettorato di tutte le province musulmane a sudovest della Catalogna, praticamente i regni di Saragozza e Lerida[9].

Alla morte di Al-Mundir il regno passò nelle mani del giovane Sulaymān Sayyid al-Dawla (1090-1102), l'ultimo dei Banu Hud, che dovette soccombere alla conquista degli Almoravidi nel 1102, come riporta la Gran enciclopedia catalana[10].

Successivamente il regno cadde nelle mani degli Almoravidi, che la difesero dagli attacchi di Alfonso I; nel 1118, quando Saragozza fu conquistata dal re d'Aragona, Alfonso I, Lérida continuò ad essere Almoravide[11].
La città fu definitivamente conquistata, nel 1149, dal conte Raimondo Berengario IV, conte di Barcellona, che aveva conquistato Tortosa l'anno precedente[12].

Elenco dei governanti della taifa di Lérida

I governanti della taifa di Lérida erano membri dei Banu Hud:

  • Sulaymán ben Hud al-Musta'in (1036-1046).
  • Yusuf ibn Sulaymán al-Muzáffar (1046-1078).
  • Al-Múndir Imad al-Dawla (1082-1090).
  • Sulayman Sayyid ad-Dawla (1090-1102).

Note

  1. ^ Rafael Altamira, "Il califfato occidentale", in "Storia del mondo medievale", vol. II, 1999, pagg. 489 e 490
  2. ^ (FR) #ES Histoire des Almohades / d'Abd el- Wâh'id Merrâkechi, pagg. 49 e 50
  3. ^ (EN) #ES History Of The Mohammedan Dynasties In Spain Vol II, pagg. 243 e 244
  4. ^ (FR) #ES Histoire des Almohades / d'Abd el- Wâh'id Merrâkechi, pag. 61
  5. ^ a b (EN) #ES Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus, pag. 136
  6. ^ (ES) La web de las biografias - Yusuf ibn Sulayman, Rey de la taifa de Lérida (ca 1025-ca. 1085).
  7. ^ a b (ES) La web de las biografias - Ahmed I al-Muqtadir, rey de la taifa de Zaragoza (ca. 1020-ca. 1082).
  8. ^ Rafael Altamira, La Spagna (1031-1248, pag. 874
  9. ^ Rafael Altamira, La Spagna (1031-1248, pag. 875
  10. ^ (CA) Gran enciclopedia catalana - taifa
  11. ^ (EN) #ES Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus, pag. 187
  12. ^ (EN) #ES Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus, pag. 190

Bibliografia

Fonti primarie

  • (FR) Histoire des Almohades / d'Abd el- Wâh'id Merrâkechi
  • (EN) The History Of The Mohammedan Dynasties In Spain Vol II
  • (EN) Muslim Spain and Portugal: A Political History of al-Andalus

Letteratura storiografica

  • Rafael Altamira, "Il califfato occidentale", in: «Storia del mondo medievale», Cambridge History of Middle Age, vol. II, 1999, pp. 477–515.]
  • Rafael Altamira, La Spagna (1031-1248), in "Storia del mondo medievale", vol. V, 1999, pp. 865–896
  • La recomquista

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (ES) La web de las biografias - Sulayman Ibn Hud al-Mustasin, Rey de la taifa de Zaragoza (ca. 975-1047).
  • (ES) La web de las biografias - Yusuf ibn Sulayman, Rey de la taifa de Lérida (ca 1025-ca. 1085).
  • (ES) La web de las biografias - Ahmed I al-Muqtadir, rey de la taifa de Zaragoza (ca. 1020-ca. 1082).
  • (ES) La web de las biografias - Yusuf al-Mutamin, Rey de la taifa de Zaragoza (ca. 1040-1085).
  • (CA) Gran enciclopedia catalana - taifa
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